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[accordian divider_line=”” class=”myYellow” id=””] [toggle title=”28 – 29 – 30 Ottobre INGANNI ” open=”no”]

di P. Wheeler
Regia Christian Maria Parisi
Con Silvana Luppino e Stefano Cutrupi
Disegno luci: Guillermo Laurin Salazar
Scene: Osvaldo La Motta
Suono: Antonino Neri
Produzione: Teatro Primo

Quello che sembra essere una semplice seduta di terapia tra un ragazzo, dalla spiccata tendenza verso la menzogna, e la sua psichiatra, si trasforma in un gioco mentale dai risvolti psicologici.
Col passare del tempo si scoprirà che il giovane viene mosso da motivazioni che vanno ben oltre l’apparente richiesta di aiuto…
L’insolito Dramma si sviluppa attraverso un gioco fresco e contemporaneo ed un trama complessa ed al contempo perversa che ricalca la struttura tipica del dramma giacobino.

PROMO

[/toggle] [toggle title=”12 – 13 Novembre SE CI SEI BATTI UN COLPO” open=”no”]

Di Letizia Russo
Regia Laura Curino
Con Fabio Mascagni
Assistente alla Regia Stefano Sartore
Luci Andrea Gagliotta
Consulenza scenografica Lucia Giorgio
Fotografie Giorgio Sottile
Distribuzione Stefano Mascagni,
Produzione Teatro dell’istante e ACTI Teatri indipendenti

Un solo attore, molti personaggi, una storia surreale e tragicomica per indagare, attraverso la vita di un giovane uomo che ha tutto ciò che gli serve, tranne il cuore, un tema caro a chiunque abbia mai avuto il dubbio se davvero valga o no la pena vivere. Ma la domanda del personaggio e la sua straordinaria esistenza di senza cuore sono anche una lente per osservare, con ironia politicamente scorretta e poesia, tutto ciò che fa della vita il regno della meraviglia e della noia, della normalità e della follia, del desiderio e dell’incomprensione: dalle relazioni famigliari a quelle sentimentali, dall’amicizia al lavoro, dalla visione spirituale a quella scientifica, dalle domande dei bambini ai dubbi degli adulti. A cosa serve vivere, se non hai il cuore?

PROMO

[/toggle] [toggle title=”3 – 4 Dicembre CHE COS’E’ l’AMOR… Poesia e musica” open=”no”] Progetto di Mario Parlagreco
Con Mario Parlagreco (Attore)e Ivan Trischitta (Musicista, Cantante)

“Che cos’è l’amor…” nasce nel 2006 da un’idea di Mario Parlagreco, attore teatrale professionista e insegnante di dizione e recitazione, che dopo molti anni di tournée con i Classici di Pirandello, Sciascia, Verga, Shakespeare, Miller, Rostand, ecc. decide di mettere in atto gli insegnamenti del proprio Maestro di poesie Paolo Giuranna, all’Accademia d’Arte Drammatica della Calabria. L’idea era quella di creare uno spettacolo diverso dai soliti monologhi e racconti che è facile trovare un po’ ovunque e decide di rivolgersi ad Ivan Trischitta, cantante e chitarrista e, insieme, dopo un lunghissimo lavoro di ricerca, riescono a mettere in scena uno spettacolo molto affascinante.

Il tema è ovviamente quello dell’amore in tutte le sue sfaccettature: il classicissimo romantico di Pablo Neruda, l’ironico di Jacques Prevert, il satirico, il crudele, il popolare, il brillante, e addirittura si ricorre anche al volgare toscano con un sonetto di Rustico di Filippo, inventore del genere comico nel XIII secolo.

La lettura è interamente accompagnata dalle soavi note di una chitarra classica i cui accordi, totalmente inediti, sono nati insieme alle poesie in modo da rendere un tutt’uno testo e musica. E quando ci si ritrova assorti nella magia della lettura, ecco che subentra il cantante deliziando il pubblico con alcuni testi del Maestro Fabrizio De Andrè e non solo.

È un evento rivolto ad un pubblico d’eccezione che può e vuole prestare la massima attenzione a tutto lo spettacolo, essendo un crescere continuo che sfocia nella comicità di un “certo” Trilussa e di una inaspettata sorpresa in chiusura.

[/toggle] [toggle title=”17 – 18 Dicembre TRADITI” open=”no”] Atto unico di Paola Ponti
Regia Christian Maria Parisi
Scene Valeria Cipolla, Michele Tarzia, Ferdinando Armeni
Disegno Luci Guillermo Laurin Salazar
con Silvana Luppino e Tino Calabrò
Produzione Teatro Primo

La corsa degli eventi di un amore. I due attori in scena conducono il pubblico in un viaggio nel gelo di un fine settimana in montagna, all’interno delle debolezze e della rinascita che lascia posto alla speranza. Alternando comicità e drammaticità si svelano in modo ironico e piccante i segreti della vita amorosa in tutti i suoi aspetti: dalla passione alla tenerezza, dall’insofferenza al tradimento. Un racconto dal ritmo incalzante. Ridere, riflettere ed emozionarsi con la sicurezza di rivedersi e riconoscersi negli attori sul palco e nella loro situazione umana, insieme comica, sofferta e tenera.

PROMO

[/toggle] [toggle title=”14 – 15 Gennaio DESTINAZIONE SCONOSCIUTA” open=”no”] Di Valentina Tramontana
Regia Valentina tramontana
Con Paolo Camilli, Stefano Ferrarini e Valentina Tramontana
Produzione Bieffetti

Una lettera. L’America. Una donna. Due uomini. Una lettera. Adolf Hitler. Una lettera. La Germania. Il Teatro. Una lettera. Del buon vino rosso. È la storia di Max e Martin e del loro amore per Griselle, così diverso, così sbagliato. È la storia che cambia le persone. La storia impressa sulle lettere. La storia di un’amicizia, di un amore e del buon vino. La storia del Nazismo.

PROMO

[/toggle] [toggle title=”4 – 5 Febbraio DONNE” open=”no”] Regia ed elaborazione del testo Simone Schinocca
Con Valentina Aicardi e Francesca Cassottana
Scenografie Federica Beccaria
Costumi Ombradifoglia
Ufficio stampa Livio Taddeo
Consulenza grafica Silvio Giordano
Coordinamento tecnico Walter Schinocca e Giuseppe Venuti
Produzione Tedacà

SPETTACOLO VINCITORE DEL ROTA IN FESTIVAL EDIZIONE 2009

Universo femminile specchio e anima della nostra società, femminilità vissuta nascosta nel tempo e nella storia. Donne che hanno combattuto guerre, fatto rivoluzioni, che sono state mamme, lavoratrici, eroine, campionesse e casalinghe.

Donne è uno spettacolo che diventa racconto di piccole e grandi storie, si trasforma in partecipazione per i traguardi raggiunti, le lotte e i sacrifici sopportati, terminando con il gioco delle “prime donne”: ovvero tutte le donne che sono riuscite ad abbattere un pregiudizio infondato. Da Alfonsina Strada prima e unica donna a gareggiare con gli uomini nel Giro d’Italia ad Alessandra Germi la prima donna pubblico ministero, da Angela Gasparini prima donna vigile a Roma a Lella Lombardi, la prima pilota di formula uno, da Tina Anselmi prima donna ministro a Nilde Iotti prima donna presidente della Camera dei Deputati, ufficio che conservò per 13 anni, guadagnandosi il rispetto di tutti i partiti.

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[/toggle] [toggle title=”18 – 19 Febbraio TWO” open=”no”] di Jim Cartwright (versione italiana Serena Zampolli)
Regia Massimo Mesciulam
Con Angela Ciaburri e Davide Mancini
Produzione Compagnia Randevù

Jim Cartwright, nato nel 1958 a Farnworth, nel Lancashire, è un drammaturgo di fama internazionale. Scritto nel 1989, ma ancora sorprendente oggi, TWO, nella versione italiana della giovane Serena Zampolli , DUE racconta una vicenda dalla cornice drammatica nella quale si avvicendano ruoli grotteschi: l’azione si svolge in una sola serata in un pub di provincia. In questo luogo di aspirazioni fallite e vite irrealizzate, mentre si definiscono i rapporti tra i due gestori, che sono una coppia affiatata, ma cristallizzata in un rancore irrisolto; gli avventori del pub entrano ed escono, litigano e si amano, mettono a nudo la propria solitudine e affondano nell’alcol le proprie speranze. L’originale di questa messa in scena è che a sostenere tutti i vari ruoli sono sempre loro due , lui e lei, la coppia proprietaria del pub che, cambiando abiti , modo di parlare, di muoversi ed agire, riescono ad essere, come ha scritto qualcuno, “straordinariamente quattordici diversi personaggi”. Sarà proprio in questo intreccio di vite che i coniugi riusciranno, finalmente, a parlarsi. Un gran successo di pubblico e critica, RESI ROMEO di Repubblica ha scritto “Davvero bravi, i due attori, nella restituzione spesso comica dei personaggi”. Francesca Camponero ha parlato della regia di “Mesciulam- che- come sempre riesce a dare ai suoi attori quell’imprinting di naturalezza che è un valore aggiunto nella recitazione di oggi. Nessuna caricatura, solo verità, per questo ancora una volta il suo lavoro si dimostra attuale e ben riuscito”.

PROMO

[/toggle] [toggle title=”11 – 12 Marzo LE GATTARE JUVENTINE” open=”no”] Scritto e diretto da Paride Acacia
Con Gabriella Cacia e Milena Bartolone
Produzione Compagnia Efremrock con Vaudeville

La storia di due sorelle borderline innamorate dei gatti , della Juventus e di Bruce Spingsteen .Ambientato in una porzione di strada di una periferia del sud del mondo, il felini non faranno mai la loro comparsa, metafora amara dell’assenza del padre (presunto) morto nella tragedia sportiva dell’Hysel del 1985, quando loro erano poco più che bambine.

Un rapporto conflittuale legherà le due sorelle, ancora pervase dall’ Imago Paterna non ancora elaborata, ma mitizzata attraverso le musiche del Boss e le imprese di Michel Platinì e company. Il tempo che passa, il calcio che cambia, ed un’impossibile coesistenza dei due modi di ricordare e onorare il padre che le due sorelle tengono nel corso della loro vita.

Teatro di narrazione vibrante, drammatico, cinico ed ironico allo stesso tempo, con un viaggio guidato alle liriche e alle musiche di Springsteen.

[/toggle] [toggle title=”31 – 1 Aprile IL SENTIERO DEI PASSI PERICOLOSI” open=”no”] Di Michel Bouchard , traduzione di Francesca Moccagatta
Regia di Simone Schinocca
Con Andrea Fazzari, Mauro Parrinello, Matteo Sintucci
Scene Sara Brigatti
Costumi Agostino Porchietto
Produzione Tedacà

Michel Marc Bouchard è uno fra i più noti autori contemporanei canadesi: nato nel 1958 ha iniziato la propria attività di scrittore negli anni Ottanta, imponendosi all’attenzione della critica e del pubblico con lavori incisivi nei contenuti e forti nello stile espressivo. È molto amato anche in Italia, tanto che Franco Quadri sulle colonne de La Repubblica ha parlato di lui come di «un autore che sfugge ad ogni definizione, scrivendo testi arrabbiati realistici e metaforici ad un tempo su storie locali col dono dell’universalità».

Al centro della piéce sono tre fratelli molto diversi fra loro: Carl, il più giovane ha aspirazioni piccoloborghesi, Ambroise, gallerista ed omosessuale, Victor infine, è il più misterioso e colui che innesca il meccanismo drammatico. Li conosciamo nel giorno delle nozze di Carl: viaggiano assieme per raggiungere il luogo della cerimonia ma hanno un incidente e si perdono in una foresta, da cui rischiano di non far ritorno. In questa solitudine sono costretti a parlarsi: s’illuminano così, violentemente, episodi del loro passato. Primo fra tutti il suicidio del padre, avvenuto anni prima, sotto il loro occhi, su quello stesso sentiero.

Un testo che rivela la solitudine dei mondi in cui spesso ci si ritrova a vivere. Personaggi, ruoli, che diventano gabbie, routine, da cui risulta impossibile distaccarsi, trovare spazi di dialogo. Una metafora dell’inconciliabilità di mondi nati e predestinati per essere vicini e che in verità si rivelano tragicamente sconosciuti. Unica occasione di fuga, il ritrovarsi in un non luogo, far cadere le proprie difese e i propri schemi, ritrovarsi a nudo dalle proprie maschere. E proprio quando tutto sembra perduto, ecco palesarsi l’occasione di incontro con il vero sé e con l’altro, nella sua tragicità, verità, ma soprattutto essenza.

[/toggle] [toggle title=”5 – 6 – 7 Maggio IL SIGNOR DOPODOMANI L’indicibile sproloquio di un condannato a vivere” open=”no”] Di Domenico Loddo
Regia Christian Maria Parisi
Con Stefano Cutrupi
Produzione Teatro dei 3 Mestieri

Il signor Dopodomani non è altro che un uomo perso in un labirinto riflesso in uno specchio che se ne sta appeso dentro una casa dipinta sopra un quadro incompiuto… Detta così sembra complicata, perché lo è.

Il signor Dopodomani addiziona parole per sottrarsi all’esistenza, dividendo il mondo vissuto da quello narrato, moltiplicando la sua possibilità di vivere più vite in una sola.

Il signor Dopodomani ha i colori metafisici dei dipinti di Mark Chagall, la poesia del vecchio frack di Domenico Modugno, la follia catatonica di Friedrich Nietzsche, la disperazione della poetessa suicida Antonia Pozzi.

Il signor Dopodomani è un personaggio disturbato che procede per frammentazione, consapevole del fatto di aver commesso il crimine imperdonabile di essere nato.

Il signor Dopodomani è un monologo che parla del dolore collettivo che ci portiamo addosso, senza possibilità alcuna di lenirlo in alcun modo. Perché anche l’ironia serve soltanto ad amplificarne la disperazione.

Il signor Dopodomani custodisce in sé una sola speranza. Ma sta all’incauto spettatore il compito di riuscire a trovarla…

[/toggle] [toggle title=” 3 – 4 Giugno CAMERE CON CRIMINI” open=”no”] Di S. Bobrick & R. Clark
Regia Christian Maria Parisi
Con Silvana Luppino, Stefano Cutrupi e Tino Calabrò
Produzione Teatro Primo

Tre atti, tre tentati omicidi, tre camere dello stesso albergo.

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Teatro dei 3 mestieri S.S 114 km 5,600 Via Roccamotore Messina
Info: 090.622505 – info@teatrodei3mestieri.it