

A Bocce Ferme
7 Agosto @ 21:30 - 23:00
Valentina Medda nasce – e già questo le sembra un clamoroso abuso di potere.
Vive a Siracusa la prima fanciullezza, sognando di diventare l’erede di Enrico Papi. Ritenendosi inadeguata persino nei confronti della questione meridionale, si dà presto alla fuga e approda prima a Pisa, poi a Madrid, infine a Roma, dove attende di essere incoronata imperatrice del Sacro Romano Pigneto.
Attrice, autrice, comedian con un discreto fetish per il co.co.pro. e una forte dipendenza da lavori sottopagati, ha fatto del multitasking pressapochista una ragione di vita e l’ennesima scusa per lamentarsi.
Virale il suo tutorial “Come lucidare le paillettes con le lacrime in 3 semplici mosse”, tributo alla nobile tradizione della tragedia greca. Intesta la paternità del precariato a Craxi, Andreotti, Berlusconi, ma solo perché sono morti tutti prima di molestarla.
È ossessionata da Roberto Saviano, ma lui la vede solo come un’amica.
Contro il logorio della vita moderna e nell’estremo tentativo di evitare un ictus precoce, di recente si è dimessa da uno dei suoi 17 lavori, così da poter gestire l’ansia, il futuro, i desideri. Dice… Voi fermatevi ad ascoltarla.
Un mix di cinico disincanto e di delicata fragilità: la confessione di una disperazione così mainstream, da rivelarsi esilarante.